Aggiornamento del 15 febbraio 2025.


I LLM sono uno strumento che recentemente sta prendendo molto spazio nel mondo, e anche in come io approccio il mio lavoro.

Sebbene non siano infallibili, l’utilizzo di questi strumenti mi ha permesso di potenziare le mie capacità di realizzazione di contenuti e anche per scrivere codice.

Ogni contenuto che vedete prodotto sul sito è stato da me scritto, originariamente, in almeno una delle lingue che supporto, cioè italiano e inglese. Per la traduzione spesso mi affido a una prima bozza autotradotta. Può capitare quindi che una delle due lingue presenti forme verbali generate da un LLM che non ho riscritto totalmente, soprattutto negli articoli più vecchi, precedenti a 15 febbraio 2025, data in cui ho pubblicato la nuova versione del sito su Netlify.

Sebbene parli inglese in modo fluido, normalmente utilizzo sistemi di revisione per gli errori logici e ultimamente il mio strumento preferito è LanguageTool.

Uso Claude 3.5 Sonnet come assistente, principalmente per la ricerca, per supportarmi con le procedure di sviluppo del sito. Uso, sporadicamente, Perplexity come motore di ricerca alternativo per evitare il cutoff tecnologico. Uso un po’ tutti gli strumenti, tra ChatGPT, Gemini, e Grok sempre sporadicamente, per curiosità e per testare le loro funzionalità.

Uso Cursor come editor di codice, principalmente per scrivere codice HTML, CSS e JavaScript. Se ChatGPT è stato un primo assaggio e Claude il primo vero amore tra gli LLM, Cursor mi ha letteralmente cambiato la vita. Grazie a Cursor, e alle funzioni di autoediting e al mostruoso Composer Agent, ho potuto sviluppare in autonomia questo sito, personalizzandolo e sentendolo mio dall’inizio alla fine, imparando a programmare come mai prima.

Del codice che compone questo sito, per il 80% è stato da me riscritto e completato. Normalmente infatti, chiedo a Cursor di prepararmi la strada, per poi correggere e riscrivere nel mio stile. Ma noto che via via che scrivo, Cursor è sempre più preciso ad adattarsi al mio gergo.

L’AI quindi oggi mi “assiste” e svolge del lavoro sporco, ma non mette la firma per me.

Se in futuro cambiassi approccio, aggiornerò questa pagina.


Questa pagina è stata ispirata da ByDamo, nel suo manifesto sull’uso consapevole di AI.